Comune di Colere
Chiese

Eugenio Pedrini 
Parrocchiale di S. Bartolomeo Apostolo
Chiesa dei Morti, antica parrocchiale
Chiesa sussidiaria di S. Michele in Valle
Chiesa sussidiaria di S. Rocco in Carbonera
Santuario delle Fontane detta della Madonnina, la Visitazione

Parrocchiale, bella costruzione della seconda metà del 1700, é una delle più belle della Valle, per linee e temperanza di buoni stucchi - Sulla porta principale 1788 - Moderne pitture forse l'hanno resa men bella - Ha alcune tele discrete, quella di S. Luigi ha le iniziali IS. CS. (Ioannes Cifrondus? (Antonio Cifrondi aveva un fratello di nome Ventura, non già un Giovanni; il padre era muratore di nome Carlo, e perciò I.C. non possono indicare Gio: Cifrondi); quella di S. Rocco non vi si legge che la data 1685 - L'Ancona principale con tela d'incognito discreta, S. Bartolomeo assunto al cielo - Le tele nel coro a lato dell'Ancona sono di Ulivino Pietro e rappresentano il S. Cuor di Gesù ed il S. Cuor di Maria di tutta persona, ma non sono forse neppur di valor mdiocre, ma lasciamo ad altri il giudizio - Un palliotto, pregevole lavoro del Piccini, rappresentante in una delle due nicchiette S. Bartolomeo scorticato, ricorda la famosa statua del Duomo di Milano dove forse Piccini tolse l'ispirazione. Quest'opera non abbastanza apprezzata non ha il chiesa stabile e conveniente collocazione, e si adopera come frontale di una credenza sul presbiterio - Meriterebbe collocamento e riparo - Il Pulpito, ch'io ho ragione di attribuirlo ai Ramus pel gusto, per le statuette, quantunque in noce é stato dipinto, coi più triviali colori da un parroco, e fa Pietà.

- Chiesa dei Morti, cioé l'antica parrocchiale. Non ha nulla di rimarchevole; sulla porta porta la data 1585 che deve indicare un restauro, dappoiché la chiesa era in costruzione verso il 1460, quando volle separarsi dalla matrice di S. Maria di Vilminore - Un bel dipinto di Querena.

- Sussidiario oratorio di S. Michele in Valle - Nulla.

- Sussidiario oratorio di S. Rocco in Carbonera, che non conosco.

- Santuario della Visitazione alle Fontane, ora Madonnina. In origine era un saccello chiuso con portico avanti sotto il quale passava la antica strada principale della Valle di Scalve - Cambiata la sede stradale fu atterrato non si sa quando, probabilmente sulla fine del 1700, e costruttavi una svelta(?) chiesuola, forse contemporanea alla Parrocchiale di Colere nella quale fu incorporato il sacello con l'affresco prodigioso, non anteriore credo al XVII secolo - La Vergine col bambino e due santi - La si dedicò alla visitazione perché il prodigio la tradizione lo vuole avvenuto allì 2 di luglio in cui cade la visitazione della B.V.M. a S. Elisabetta - Del portico antico con pilastri di vivo a pietra battuta restarono i due anteriori che sono stati da anni spostati nel nuovo ristauro.
Gli ampliamenti, verso il monte di questa chiesuola come pure di una arcata verso la facciata sono stati praticati, un pò per volta dopo il 1850 - Così, del sacrato, ripari nel fiume. In un diario di Colere si vedono altre 2 opere ivi fatte nel XVII e XVIII secolo - Veggasi mio Ms. Sui Registri di Colere.
Giò: Brighenti dipinse la tela della Visitazione, incompleta copia fatta su dipinto di Gervaso Gatti che si trova nel Duomo di Cremona da me veduto. Il Brighenti diede prova di Buon allievo del Diotti, sotto cui studiò in Bergamo. Un Santello rappresentante il prodigio era però stato dipinto a fresco dallo stesso Brighenti, con belle carnagioni, ma successive restaurazioni tolsero all'affresco ogni pregio per dire - In questo santello sono le iscrizioni:
"eretto M.D.C.LIV // Ristaurato MDCCCXXVIII // Rinnovato M.DCCCLXIII"
Altra - "L'anno 1654 qui fu apparsa la B.V.M. // a Bartolomeo Burat di Borno // Lo guarì dalli sbocchi di sangue // cui andava soggetto".
La pittura a fresco della chiesa, pochi stucchi e dorature sono stati fatti sotto il pittore Taragni di Bergamo, con danari specialmente offerti da emigranti, in Australia e America. Venne in tale occasione tolta l'inadatta ancona in legno macchinosa a due colonne, sostituendovi l'attuale cornice in stucco. Scomparvero pure i dipinti di certo pittore nel Volto, in ammiravasi, un Assunta sul far dell'idea tiziana ehe esprimeva la veemenza colla quale la B.V. fu assunta dagli Angeli in cielo.

Prima di lasciar Colere ricorderò che fu culla dei Silli e Baldoni, costituenti una sola famiglia che da Silli in Origine si streccia in .Zanoli e Baldoni, originò nel 1500 anche la famiglia Siletti in Dezzo di questi anni, estintasi, in modo punto decoroso. Vegg. mia Rubrica lettera S. Ricorderò pure che su nel dosso di Magnone vi sono i resti di una torre stemmata col giglio avente sopra una corona rovesciata, inoltre vedesi, in una casa a fienile recente murata una pietra con specie di cane o lupo scolpito a rilievo, figura rudimentale forse simboleggiante a cane della Scala che forse nel turbinio dei mutamenti delle Fazioni, iebbe effimera signoria. Lo stemma che ho segnato spetta alla famiglia ghibellina dei Magnoni del luogo poi scomparsi, come tale e rimasti con altro cognome come dubito dei nostri Palazzi che vengono da Magnone.