Ponte Albiate, 21 novembre 1924
(...) "Il Curato di Bueggio mi ha
scritto chiedendomi di concorrere per la festa della prima pietra della Chiesa.
Farei volentieri qualche cosa, ma sono così demoralizzato e rattristato dal
come vanno le cose in riguardo al Gleno che mi devo convincere che farei male a
interessarmi. Dopo quattro anni dovrebbero considerare che si potrebbe
permettermi di recuperare e non sempre pretendere". (...)
Virgilio Viganò
Ponte Albiate, 24 gennaio 1925
(...) "Come ho già scritto anche
al Curato del Dezzo se i danneggiati piccoli della Valle di Scalve si sono
persuasi che hanno sbagliato a trattarsi come hanno fatto e vogliono venire ad
amichevoli trattazioni, ci troveranno sempre bene disponibili e così con
l'intervento equanime del Governo ecc. potrebbero essere tutti soddisfatti. Non
ho bisogno di dire a te che quanto io dico lo mantengo senza sotterfugi. Come,
quando sono venuto in Valle ultimamente anche sotto la minaccia di revolvere,
non ho promesso niente perché non volevo promettere ciò che non potevo mantenere
così ho sempre mantenuto il promesso anche quando avrei potuto esimermi.
Virgilio Viganò
Ponte Albiate, 21 febbraio 1925
(...) "Come ha spiegato bene
anche all'avvocato May da noi più di una data cifra non si può pretendere poiché
non possiamo dare più di quello che abbiamo; mentre il Governo può dare tutto
il necessario. Il nostro Patrimonio è quello che è come è stato controllato
dall'autorità Giudiziaria e dagli Avvocati; e per venire ad un amichevole
componimento non potete pretendere di ridurci alla miseria" (...)
Virgilio Viganò
Ponte Albiate, 12 luglio 1926
(...) "Il sequestro di persona e
i maltrattamenti fattimi da quelli del Dezzo, mi convincono sempre più che ci
sia qualcuno che abbia interesse ad inveirli contro di me per non permettermi di
venire in Valle e così danneggiarmi portando come loro attenuante che Dezzo ha
avuto molti morti mentre Vilminore niente. Così dissero che io ero venuto per
ricostruire la diga e se la costruivo io sarebbe caduta ancora etc. etc. tutte
cose per aizzarli contro di me. (...) Dimmi anche se puoi sapere qualcosa di
chi ha interesse e cerca di aizzare quelli del Dezzo contro di me" (...)
Virgilio Viganò
Ponte Albiate, 16 aprile 1927
(...) "Vorrei essere informato di quello
che succede e cosa dicono ecc. mi sarebbe utilissimo se ci fosse qualche
testimonio sicuro che venisse a deporre bene. Per esempio 1° (...) che la
muratura costruita con quasi tutta calce era quella in sponda destra e che poi
è stata demolita; 2° che la calce di Valbona non era cattiva ma buona tanto è
vero che ci sono molti altri lavori fatti con detta calce e diverse case
costruite private (...) 3° che in Gleno si lavorava bene e che c'erano molti
assistenti ad assicurare se si eseguivano i lavori come ordinato e prescritto.
(...)
Virgilio Viganò
Ponte Albiate, 9 giugno 1928
(...) "Ancora non è finito il processo
e ancora sono accaniti contro di me per levarmi più denari che possono; prima
erano quelli del Dezzo e danneggiati dalla Valle; poi gli enti pubblici e
Provinciali, ora sono gli industriali, che pur avendo avuto molte concessioni e
vantaggi dal Governo pretendono ancora molto da noi. Benché mi si dica che in Valle si desidera che io ritorni ancora, trovo invece chi mi si fanno tante
avversità e guerre per farmi condannare anche in Appello (...)
Virgilio Viganò
Virgilio Viganò muore il 21 giugno 1928 (n.d.r.)