Il testo è stato trascritto parola per parola dal quaderno originale di Ortensia Bettineschi di terza classe di Dezzo
1 febbraio 1924

Tema
Componimento libero
Svolgimento

Il primo Dicembre del 1923 alle 7,30 eravamo in casa che facevamo colazione quando sentimmo un romore forte che pareva volesse portar via le case. La mamma diceva di far silenzio e noi siamo andati alla finestra a guardare che cosa c'era. Abbiamo visto l'acqua e il fuoco che travolgeva le case ci siamo messi a piangere tutti dalla disperazione nel vedere il fuoco e l'acqua travolgere case e gente, La mamma che stava in cucina è andata a prendere il fratellino che era ancora nel letto e siamo scappati nei prati dove c'era molta gente che si disperava; chi chiamava il babbo chi chiamava la mamma chi i fratelli chi le sorelle. Ad un tratto vidi la mia zia le saltai al collo dicendole; Coraggio coraggio. Eppoi sono corsa fino sulla strada di Azzone e mi sono accorta che aveva la tazzina e un cucchiaio e un pessetto di pane in mano. Passato un momento ho visto due mie compagne che camminavano la strada insieme con una donna di Azzone. Io mi misi a correre e le ho raggiunte. La donna mi ha condotto nella sua casa e ci a fatto il caffè. Noi l'abbiamo bevuto con buona creanza e dopo aver bevuto il caffè la donna ci ha condotto nella stalla. Poco dopo mi a portato il desinare e abbiamo mangiato. Una donna del Dezzo che era insieme con noi nella stalla voleva venire a casa sua mi ha domandato se volevo venire anch'io, io le ho detto di sì. Sono venuta a casa insieme con lei. La mamma vedendomi entrare mi ha detto perché non sei ritornata subito dopo che s'era abbassata l'acqua? Noi credevamo che tu fossi annegata. Io non sepi rispondere nulla.

nota:Ortensia Bettineschi (Ortensia Giovanna Bettineschi nata a Dezzo di Scalve il 27/01/1912 e morta a Bueggio di Vilminore il 01/03/1987, sposata con Bortolo Duci) era scolara della signora  Bice Santi di Azzone.
Il quaderno si trova nell'archivio dei fratelli Piccini, pronipoti della Santi.
Maria Teresa Edvige figlia di Carlo Santi e Margherita Morelli, nata a Gandino il 16/05/1891 morta ad Azzone il 16/10 /1984, ha esercitato per molti anni la professione di insegnante.

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