Corriere della Sera, 05 dicembre 1923
Per le vittime del disastro del Gleno
La costituzione del
Comitato e l'inizio della sottoscrizione
Ieri
mattina, alle 11, nel gabinetto del sindaco senatore Mangiagalli ha avuto luogo
l'annunciata riunione per la costituzione del comitato di soccorso per le
vittime del disastro di Gleno. Intervennero, oltre al sindaco, ed agli assessori
Radice Fossati Alfieri, il Rag. commendatore Pressi, il commendatore Ettore
Rusconi, il signor Gorini dell'associazione mutilati ed invalidi di guerra e
l'avvocato Belletti dell'associazione combattenti. Dopo breve discussione
prevalse il criterio, per ragioni di praticità, di limitare il Comitato ai soli
intervenuti, i quali potranno aggregarsi delle sottocommissioni di esperti e di
volenterosi ove se ne presenti l'opportunità e la necessità. Il Comitato sarà
presieduto dal sindaco, il quale ha chiamato alla vice-presidenza il Rag.
Pressi, ed avrà un segretario nella persona dell'avvocato Camillo Platner,
segretario comunale per il reparto Beneficenza.
Venne deliberato che il sindaco faccia l'appello alla cittadinanza per la
raccolta dei fondi; venne inoltre deciso che tutti i versamenti in denaro
debbano essere fatti alla Cassa Civica. Gli intervenuti hanno fatto voti anche
perché le varie iniziative già sorte si coordinino intorno al Comitato, che avrà
la sua sede a Palazzo Marino. Venne pure deciso di compilare una lista di tutti
i sottoscrittori che, cura del Comitato stesso, sarà comunicata ai giornali per
la pubblicazione.
Nessuna deliberazione è stata presa, nemmeno in via di massima, per la
destinazione dei fondi raccolti; è però probabile che il Comitato milanese segua
la linea di condotta tenuta in altre circostanze di specializzare cioè la
destinazione dei percorsi, e di trasmetterli direttamente ai danneggiati, in
modo da evitare ogni dispersione.
L'appello del sindaco alla cittadinanza sarà pubblicato oggi stesso. In comune
sono già pervenute offerte, delle quali verrà data notizia oggi o domani.
Alle
vittime della catastrofe bergamasca e bresciana è rivolta in questi giorni la
commossa fraternità milanese. Ai superstiti, vittime due volte pietose, per lo
strazio delle famiglie lacerate e per la rovina delle case e delle contrade,
questa fraternità si mostri nella forma che è consueta alla generosità milanese.
La voce del Comune chiama al soccorso.
Sia essa udita da tutti e abbia la risposta che si attende.
Sappiano subito, i miseri e i dolenti, che il cuore di Milano è accanto a loro.
L'aiuto materiale ha un chiaro significato morale. Offre un sostegno, e prima di
tutto un conforto. Rialza i muri abbattuti, riaccende la fiamma nei focolari
deserti, rende la forza di vivere e di rassegnarsi, attende la profonda saldezza
dei legami umani di fronte alla sorte più atroce.
Con quella sollecitudine che muove dalla commozione stessa, ognuno, secondo le
proprie forze, esprima nella sua offerta il segno del suo dovere e del suo
amore.
Il Corriere della Sera contribuisce alla sottoscrizione con la somma di lire
venticinque mila.
Altre iniziative
La
presidenza della Federazione di Milano dell'Associazione nazionale combattenti
ha rivolto un invito a tutte le sezioni della provincia perché promuovano fra i
combattenti e i cittadini delle sottoscrizioni per la raccolta di fondi a
beneficio dei colpiti dal disastro della Valle di Scalve e della Valle Camonica.
- L'Associazione nazionale alpini ha stanziato una somma ed aperta una
sottoscrizione fra i propri soci di tutta Italia e provvederà anche altrimenti a
sovvenire le famiglie delle vittime. Per riparare alle più urgenti necessità ha
mandato fin dal primo momento sul posto due suoi delegati.
- Le rappresentanze del personale della società Pirelli hanno deciso di aprire
una sottoscrizione a favore dei danneggiati, sulla base di un quarto dello
stipendio giornaliero per gli impiegati e di due ore di paga per la maestranza.