Articolo tratto da "L'Eco di Bergamo" lunedì 29 luglio 2002
Determinanti le forze dell'ordine: 2.000 persone controllate, 13 arresti per droga e 429 multe per infrazioni al codice della strada
Colere, dimezzata la festa della luna
Concluso il raduno a Pian di Vione: scese a 2.900 le presenze contro le 6.000 del 2001

Colere La luna di Colere è sempre più calante. Il "popolo della notte" che da ventidue anni si dà appuntamento al Pian di Vione, decresce ormai sensibilmente. Funzionano i filtri delle forze dell'ordine: i posti di blocco, la chiusura della strada provinciale e le perquisizioni fanno da deterrente.
E i "lunisti", così li ha chiamati il viceprefetto Beaumont Bortone che ha coordinato il Gruppo operativo in municipio, si sentono ormai "braccati", ridotti quasi al lumicino rispetto alle folle di qualche anno fa. Le stime ufficiali parlano di 2900 presenze, meno della metà rispetto alle 6000 dello scorso anno. Nel bilancio fatto dalla Prefettura ci sono 2000 persone controllate, 13 arresti (l'ultimo ieri pomeriggio al passo della Presolana: un 23 enne di Genova trovato con 7 pastiglie di ecstasy), 17 denunce a piede libero per detenzione di sostanze stupefacenti o porto d'armi (coltelli e simili), 22 segnalazioni per uso di droga a scopo non terapeutico, oltre 15 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati (canapa indiana, ecstasy, hashish, marijuana, cocaina, anfetamine, spinelli) e 8 persone con foglio di via obbligatorio. Seimila i veicoli controllati con 429 multe per infrazioni al codice della strada (inflitte da polizia municipale, carabinieri e polizia provinciale).
Gli irriducibili continuano comunque a raggiungere la pineta ai piedi della Presolana per il raduno spontaneo a cui partecipano giovani e over 30 di diverse categorie (ma nella folla c'era anche qualche bambino), provenienti un po' da tutta Italia: ci sono hippy, teste rasate, punkabbestia e semplici ragazzi venuti quassù più per curiosità che per adesione agli "ideali" del raduno.
Il momento culminante della festa va dal pomeriggio del sabato alla domenica mattina. Chiusa la provinciale, sono tantissimi quelli che percorrono a piedi la strada dal passo della Presolana fino a Colere: tredici chilometri di discesa e salita superando i tre posti di blocco e le perquisizioni delle forze dell'ordine, al passo, al Castello e all'ingresso del paese. Gli ultimi arrivano addirittura alle 6, alle 7 di mattina: un gruppo ha approfittato di un bus di linea poi ha dovuto proseguire a piedi. Ma a quell'ora la festa sta ormai finendo. I bonghi risuonano fra le tende del Pian di Vione. Lungo i due sentieri principali che salgono fino alle pendici della montagna c'è chi vende (o svende essendo ormai concluso il raduno), oltre a "erba" e coca, "scan", "trip" e "caramello", nomi fantasiosi per definire sostanze stupefacenti. A proporsi sono soprattutto extracomunitari. Nei bazar c'è di tutto: in mezzo a nutella, panini, riso e pasta, si possono trovare "cartine" o "dilatatori" a due euro, pizze ai funghi allucinogeni e grappa alla marijuana. Non mancano ovviamente gli alcolici: c'è chi vende "bira", mentre il "Teroldego" (vino del Trentino) è venduto a 0,50 euro al bicchiere nelle taniche solitamente usate per la benzina.
Pochi gli interventi dei volontari del 118. Nel pomeriggio di sabato un caso di overdose, ma il giovane, dopo alcune cure, è tornato alla festa. Altri si sono feriti cadendo, ma nulla di grave. Uno solo all'ospedale: un extracomunitario che si è fratturato un braccio. La festa si avvia al termine: lo "zoccolo duro" resterà forse fino a martedì e verrà allontanato dalle forze dell'ordine. Il deflusso dei partecipanti è già iniziato nella notte: dovendo percorrere la salita fino al passo della Presolana, qualcuno ha forse pensato che era meglio camminare col fresco dell'alba. C'è chi invece chiede informazioni per gli 11 autobus messi a disposizione dalla Sab.
Dopo il raduno restano quintali di immondizia e vetri rotti. E il "bottino" di polizia municipale e officina Aci grazie alle multe: 250 per divieto di sosta (da 30 a 60 euro) di cui 60 con rimozione forzata (100 euro ciascuna).
Giovanni Ghisalberti

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