Articolo tratto da "Giornale di Bergamo" sabato 28 luglio 2001
Festa della luna di Colere. Pian del Vione invaso. Venti anni fa il primo concerto "tre giorni rock".
E' cominciato il tam tam
I nostalgici: un tempo c'erano i freak, adesso le pasticche

COLERE Con l'inizio dell'ultimo weekend di luglio è entrata nel vivo la festa della luna di Colere, piccolo ma ormai notissimo paesino bergamasco della Valle di Scalve. Un tam tam di voci e notizie che ha attraversato l'Italia e sta attirando una moltitudine di giovani campeggiatori, amanti della vita on the road. Già a Genova, in occasione delle manife stazioni contro la globalizzazione, nei discorsi dei ragazzi Colere era spesso citata come una fra le mete più appetitose dove trascorrere la fine del mese.

Trattandosi di una festa non ufficiale, senza una vera e propria organizzazione, Internet è stato con tutta probabilità il mezzo d'informazione più efficace per attirare navigatori e viaggiatori da ogni angolo dello stivale e da tutta Europa. Ad opinione di molti residenti del paese quest'anno l'affluenza alla festa è minore rispetto al passato, ma è anche vero che ieri il cielo scuro e l'abbondante pioggia hanno sicuramente scoraggiato una buona parte di giovani dal mettersi in viaggio.
Claudio e Amelio Belinghieri, sui cinquant'anni, da sempre vivono a Colere e meglio di chiunque altro conoscono l'evolversi nel tempo di questo evento. "La festa e nata per caso nel 1981. Un nostro conoscente cercava da tempo un luogo adatto ad un concerto, ma nessuno sembrava poterlo aiutare; nacque così l'idea di utilizzare quello spazio fra i boschi dove tutt'ora si svolge la festa -dice Claudio Belinghien - Per i primi due anni si è svolta a settembre con il nome di "Tre giorni rock", un palco accoglieva numerosi musicisti che allietavano i campeggiatori suonando fino a notte inoltrata. Era davvero un'occasione unica per molti abitanti della Val di Scalve e della Val Seriana per conoscersi e divertirsi in modo spensierato. Dal 1983 hanno iniziato a chiamarla Festa della Luna. Fino al 1990 è stata una festa con musica organizzata dalla nostra comunità, poi il Comune ha revocato i permessi, ma la festa di anno in anno si è sempre svolta".
E ancora Amelio: "E' diventato un business; da allora il Comune ha aumentato le sue entrate con contravvenzioni per divieto di sosta e multe per campeggio abusivo. Anche lo spirito di un tempo se n'è andato. Prima i figli dei fiori passavano il loro tempo bevendo vino, fumando un po' d'erba e ballando di fronte al palco; ora i "figli delle discoteche" consumano droghe di ogni tipo ed hanno adottato lo sballo come mezzo di divertimento.
I disagi per chi ha partecipato alla festa negli ultimi anni sono stati notevoli, infatti non vi sono servizi igienici e solo un rubinetto assicura l'acqua a migliaia di persone". Il paese di Colere in occasione della festa della luna si divide in due tra chi la tollera e chi vede negativamente i giovani che vi prendono parte. Di certo chi non si lamenta sono i commercianti che in pochi giorni vendono beni di consumo a centinaia di nuovi clienti. Luca e Marco hanno ventitrè anni, sono arri vati ieri mattina da Vicenza ed oggi aspettano altri cinque o sei amici. Da cinque anni, ogni anno, vengono qui a divertirsi, a suonare ed ascoltare la musica dei bonghi e di altri strumenti a percussione. Ad entrambi piace il clima di libertà ed amicizia che si instaura fra i giovani campeggiatori. Ilaria, una giovane ragazza toscana ha portato con sè un banchetto di bigiotteria indiana, con Andrea ed altri amici è arrivata in Valle di Scalve direttamente dal Pistoia Blues. Ma non hanno più quell'entusiasmo di un tempo, e i motivi ci sono: "le generazioni sono cambiate, oltre ai freak, la gente tranquilla, sono arrivati i super sconvolti che ascoltano musiche techno, si fanno di pasticche e spesso disturbano i vicini di tenda. Le perquisizioni e i controlli della polizia sono aumentati, i posti auto sono sempre meno ed il parcheggio è a pagamento e non è certo economico".
Senete e Maria sono molto giovani, hanno entrambe 15 anni e qui alla festa tengono un banchetto di bibite calde. La prima vive in Italia ma ha viaggiato in tutto il mondo, Brasile compreso; sua madre è italiana, il padre spagnolo, ora vive con la comunità toscana degli Elfi.
Maria è tedesca, ha vissuto cinque anni in Italia e qui sta trascorrendo una parte delle sue vacanze. Come confermato il capitano dei carabinieri di Clusone, Vittorio Bartenucci, i controlli si sono intensificati dall'inizio della settimana, comprendendo anche sentieri alpini; le perquisizioni hanno portato finora al sequestro di 3 Kg di sostanze stupefacenti di vana natura ed all'arresto di dieci persone per detenzione di droga ai fini di spaccio.

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