Articolo tratto da "Giornale di Bergamo"  martedì 30 luglio 2002
Colere. Il bilancio della festa della luna continua con il giovane ligure che dice di averla acquistata alle bancarelle
"Da Genova al mercato della droga"
Insieme alle pasticche di ecstasy aveva 125 bustine vuote
Condanne da otto mesi a un anno per quattro africani
di Giuliana Ubbiali

COLERE - In tasca insieme a 6 pasticche di ecstasy e altre polverizzate aveva anche 125 bustine di celiphane nero con sopra il simbolo della marjiuana. E' un particolare in più che ha convinto il giudice del tribunale di Bergamo Valeria De Risi che l'arresto compiuto dai carabinieri del Nucleo operativo di Clusone nei confronti di D.G., 23 anni, genovese, era stato legittimamente compiuto. E che sussistessero gravi indizi di colpevolezza a carico del giovane, finito in manette e a processo con l'accusa di detenzione di droga ai fini di spaccio. Ma il ragazzo, perito agrario, che ha detto di aver lasciato la sua città per raggiungere il Pian del Vione apposta per la festa della luna, ha detto che le aveva acquistate per custodire le pasticche comprate con i suoi amici per consumarle in gruppo e che le bustine potevano sempre servire per contenere un pò di tutto. Dei souvenirs, insomma. Ha aggiunto anche dell'altro: "La festa della luna è un mercato della droga, si sa. Ho acquistato tutto lì, la droga e le bustine, alle bancarelle." E il bilancino che li hanno trovato nello zaino se l'era portato per non farsi imbrogliare. Sulle pasticche che aveva in tasca ha poi avuto da ridire: "Le ho tenute lì perrchè erano di qualità scadente". Il ragazzo ha negato di aver avuto la droga per venderla, l'aveva comperata insieme ad alcuni amici "poi la colpa l'ho presa tutta io" ha aggiunto. Voleva divertirsi, festeggiare con i coetanei. Invece la festa è finita davanti al giudice.
Che ha convalidato l'arresto respingendo la richiesta della misura cautelare del carcere avanzata dal pm Mauro Clerici e disponendo, invece, l'obbligo, di presentazione ai carabinieri di Genova due volte la settimana come chiesto dall'avvocato Daniela Milesi in sostituzione del legale di fiducia genovese. Il ragazzo tornerà a Bergamo per la sentenza venerdì prossimo. Quello del genovese eseguito domenica pomeriggio è l'ultimo dei 13 arresti eseguiti a margine della festa della luna che domenica si è conclusa lasciando qualche strascico giudiziario. Martedì scorso, invece, erano stati arrestati quattro cittadini stranieri: un senegalese e tre immigrati originari della Guinea Bissau. Il primo è N.M., il proprietario della Fiat Regata sulla quale sono arrivati tutti insieme al Pian di Vione e che aveva dato un passaggio ad altri, che vivono a Brescia. Il primo a salire in auto è stato D.D., che a processo mercoledì scorso ha ammesso di aver messo lui la droga, 11 panetti di marjiuana per un totale di un chilo e 300 grammi, nella gammma di scorta. Gli altri, invece, M.B. e I.B., erano stati caricati alla stazione di Bergamo. Ieri si e concluso il processo: l'automobilista è stato condannato a 1 anno e 4000 euro in abbreviato (il pm Francesco Lentano aveva chiesto 1 anno e 6 mesi) e resta in carcere; il reoconfesso ha patteggiato la stessa pena e ha ottenuto gli arresti domicialiari dal cugino, mentre gli altri due sono stati condannati a 8 mesi e 800 euro (11 mesi chiesti dal pm) e hanno l'obbligo di firma.

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