Articolo tratto da "Giornale di Bergamo" martedì 31 luglio 2001
Colere. Condannato a otto mesi
Motociclista pirata risarcisce il carabiniere

COLERE È pronto a risarcire i danni al carabiniere venticinquenne che sabato sera aveva investito procurandogli lesioni giudicate guaribili in 17 giorni. M.M., 29 anni, di Cuvio, in provincia di Varese; è stato condannato a otto mesi di reclusione con la sospensione condizionale della pena in rito abbreviato. Prima di essere processato con il rito direttissimo ieri mattina si è reso disponibile a risarcire i danni al militare, che si è costituito parte civile.
Le contestazioni a suo carico sono state lesioni personali, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Il motociclista aveva travolto il militare alle 19 circa, a Colere, con la sua Yamaha 1000, poi era fuggito, secondo le testimonianze di chi ha assistito all'episodio, era senza casco e in visibile stato di ubriachezza. Tanto che in aula per il processo in direttissima ha dichiarato di ricordare poco di quanto era accaduto e di non aver voluto travolgere il carabiniere.
Se lo ricordava bene, invece, il militare che si trovava a Colere in un posto di blocco, forzato dal motociclista, che era poi fuggito verso il monte Pora. Dove.,domenica, a casa di un amico che si trovava in villeggiatura a Bratto in un residence, è stato raggiunto dai militari del Nucleo operativo di Clusone, che grazie alla collaborazione dei testimoni dell'investimento, della polizia provinciale a quella municipale, alla protezione civile e agli abitanti della zona, l'hanno individuato. Il ragazzo, infatti, era conosciuto da residenti e villeggianti, così come era già stata notata la sua moto di grossa cilindrata. I militari sono così risaliti al posto in cui si era nascosto. Hanno raggiunto la località Colli Vareno dove, fuori dal residence, hanno visto la motocicletta parcheggiata accanto ad un furgone Mercedes, di proprietà dell'amico. Appena li ha visti, M.M., è fuggito sui tetti, i carabinieri l'hanno inseguito senza perderlo di vista e l' hanno raggiunto su un terrazzo, accovacciato sotto una sedia. Nella fuga sabato scorso il ventinovenne aveva anche perso il portafogli: i carabinieri avevano così potuto conoscere le sue generalità, ma dai documenti risultava solo che abitava a Varese. È stata la collaborazione delle forze presenti sul posto e di altri testimoni che hanno potuto individuarlo e fermarlo. Il carabiniere era stato soccorso e portato all'ospedale di Clusone, dove era stato medicato e giudicato guaribile in diciassette giorni.

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