MADONNINA di COLERE
COMITATO PER LE CELEBRAZIONI DEL 350° ANNIVERSARIO DELL'APPARIZIONE DELLA MADONNINA DI COLERE
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Comunicato stampa n. 5, Colere, 13.04.2004
COLERESI NUMEROSI ALL'AVVIO DELLE FESTE PER LA LORO MADONNINA

Aveva il titolo "Cantamaria" il recital che la sera di pasqua ha dato inizio alle celebrazioni per il 350° Anniversario dell'Apparizione della Madonnina di Colere, così come la chiamano in paese anche se il Santuario si trova al Dezzo in località Fontane.
Due giovani hanno fatto da protagonisti del concerto tutto incentrato sulle canzoni dedicate a Maria: Manuel Minelli tenore e Alice Morzenti flautista entrambi dell'Orchestra Gavazzeni di Bergamo . Ha partecipato con una bella interpretazione dell'Ave Maria di Schubert anche il baritono Aquilino Belingheri di Colere, sotto la direzione del M.O Marco Magri mentre Flavio Piantoni ha accompagnato tutti all'organo.
Il recital ha dato modo di sentire il racconto di alcuni miracoli che la Madonnina ha fatto: 13 ragazze salvate in un precipizio al rientro dal lavoro e le vicende di Mansueto Bendotti al rientro dal campo di sterminio di Dachau si è sentito in dovere di andare a piedi al Santuario della Madonnina prima ancora di abbracciare i suoi parenti. Molta emozione e momenti di sincera devozione anche alla recita di alcune preghiere spontanee tratte da testi della devozione mariana.
Il lunedì dell'Angelo c'è stata la riapertura del Santuario, come ogni primavera. La S. Messa solenne accompagnata dal coro parrocchiale ha visto l'omelia sostituìta dalla testimonianza di un prigioniero nei campi nazisti che, grazie all'intercessione dell'invocata Madonnina, è riuscito a resistere alle torture. Episodi che hanno commosso la chiesa gremita per la successiva consacrazione della popolazione di Colere alla Madonnina. La preghiera di consacrazione è stata letta in coro da tutti, con la promessa solenne di fare in modo che la devozione alla Madonnina venga tramandata anche per i secoli futuri, affidando ai giovani questa preziosa tradizione.
La corale ha cantato per la prima volta anche l'inno alla Madonnina di Colere, che sarà il leit-motiv delle future cerimonie che dai primi di maggio caratterizzeranno il paese di Colere vestito a festa con i rami di pino ed i fiori confezionati dalle mamme del posto.
Nei prossimi giorni saranno resi noti gli altri programmi dettagliati di preparazione alle festa del 2 luglio 2004, quando al Santuario si riverseranno migliaia di pellegrini che si fermano normalmente anche a fare pic nic nella pineta in riva al fiume. I ragazzi dell'Oratorio hanno già programmato la pulizia della pineta in una giornata ecologica mentre i tre giorni di festa vedranno protagonisti anche gli ammalati ed i sofferenti.
Le funzioni saranno presiedute da Vescovi e fors'anche dal Cardinal Re della Segreteria di Stato.
C'è molta carne al fuoco. L'obiettivo del Comitato è quello di far rivivere soprattutto la devozione al Santo Rosario recitato nelle famiglie, secondo quanto proposto con insistenza dal Papa.
Il prossimo appuntamento è al 2 maggio con il trasferimento dal Santuario al paese di Colere dello stendardo disegnato dalla Maestra Mirella Bendotti con la rappresentazione del miracolo di 350 anni fa: la Madonna che guarisce dalla tisi un pastore di Borno.

Walter Belingheri - Addetto Stampa - Tel. 035 964011

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