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Comunicato stampa n. 8,
Colere, 03.05.2004
TRIPUDIO ALLA MADONNINA DI COLERE
Per la prima volta dopo 350 anni la Madonnina di
Colere si è trasferita dal Santuario al Dezzo fino al paese abbarbicato sotto la
Presolana. E' avvenuto domenica sera in un tripudio di canti, di preghiere, di
luci e colori che hanno accompagnato il trasferimento della corona d'oro e di
uno stendardo con la riproduzione del Miracolo della Madonnina.
Dopo la benedizione di alcuni oggetti religiosi che saranno distribuiti
prossimamente in tutte le famiglie di Colere, la corona e lo stendardo sono
stati presi in carico dagli abitanti del paese che hanno salutato la loro
Madonnina prima presso il Santuario con l'impegno a diventare migliori e poi,
dopo il corteo delle numerose automobili, all'ingresso del paese con la voce di
una bambina. "Pensavo che tu fossi una regina inavvicinabile. Invece ti ho vista
come la mamma di tutti noi, bambini ed adulti, che arriva nelle nostre case per
consolare tutti" ha detto Pamela con la sua lettera indirizzata alla Madonnina.
Il lungo corteo di fedeli ha poi accompagnato gli oggetti sacri nella Chiesa
Parrocchiale tra luci di fiaccole e di lumini che hanno valorizzato gli addobbi
con rami di pino e fiori realizzati dalle donne del paese. Perfino il tempo è
stato favorevole, regalando momenti di sereno con la luna che illuminava i
fedeli.
Dopo il canto dell'inno ufficiale della Madonnina, è stata data lettura del voto
che i coleresi fecero alla fine della guerra per far risparmiare il proprio
paese dai vandalismi degli sconfitti.
Ora lo stendardo e la corona resteranno nella parrocchiale per tutta la
settimana. I contradaioli delle frazioni Tortola e Zanoli sono incaricati di
gestire una serie di incontri e manifestazioni incentrate sul tema mariano.
Sabato prossimo è previsto il saluto delle contrade con canti sulla Madonna sul
sagrato della Chiesa. La prossima settimana stendardo e corona saranno
consegnati alla contrada di Carbonera che ha approntato già un calendario di
manifestazioni speciali nella Chiesa di San Rocco. Seguiranno le frazioni di
Magnone con Valzella e di Gromo con Valle.
I colerssi sembrano aver ritrovato la voglia di stare insieme sotto il segno
della Madonnina che per la prima volta visita con i suoi simboli le case del
paese che l'ha sempre onorata in questi 350 anni, anche quando il Santuario
venne totalmente distrutto dal Disastro della Diga del Gleno il 1 dicembre 1923.
Walter Belingheri - Addetto Stampa - Tel. 035 964011
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