MADONNINA di COLERE
COMITATO PER LE CELEBRAZIONI DEL 350° ANNIVERSARIO DELL'APPARIZIONE DELLA MADONNINA DI COLERE
C/o Parrocchia di Colere - Via del Camposanto 5 - 24020 COLERE -  Addetto Stampa Tel. 035 964011

Testimonianze scritte dallo storico Eugenio Pedrini, Maestro, nato a S. Andrea (frazione di Vilminore di Scalve) il 15 Luglio 1847 ivi deceduto il 29 novembre 1926.

SANTUARIO   DELLA   MADONNINA

S. Andrea 9 Agosto 1912

Monsignor Vescovo al Santuario della Madonnina.
Geniale pensiero fu quello che ebbe S.E. Monsignor nostro Vescovo di visitare e di celebrare la Santa Messa al nostro Santuario della B.V. alla Madonnina,ciò che felicemente avvenne la mattina del 7 corrente agosto.
Non si ha memoria che altra volta sia stato visitato e che gli siano state conferite indulgenze in favore dei divoti visitatori. Tutta la Valle è lieta di questo bell'atto,che certo è destinato a rinvigorire la pietà e la divizione alla B.V. che quivi in ignoto tempo operò prodigi.
Anticamente la chiesuola chiamatasi "Oratorio alle Fontane" ed il Calvi(Effem.III p.141),dice che questo oratorio era di ragione della famiglia Baldoni(1).L'annotazione del Calvi si riferisce al 1611,ma non fa cenno alcuno dell'apparizione. Nel sommario delle chiese di Bergamo del Marenzi che si conserva nella Civica Biblioteca di Bergamo dell'anno 1666, fa bensì cenno dell'Oratorio della Visitazione alle Fontane, di ragione della Famiglia Baldoni, soggetto alla Cura di Colere, ma affatto non si parla del miracolo della B.V.che la tradizione assegna all'anno 1654, come risulta dalla scritta che si legge sul frontespizio del saccello in fianco alla chiesa raffigurante il miracolo operato dalla Regina del cielo:
"
L'anno 1654 qui fu apparsa la B.V.M.
"a Bartolomeo Burat di Borno
"Lo guarì dalli sbocchi di sangue
"cui andava soggetto.

(1) I Baldoni erano in origine Silli, quando al tempo delle Fazioni, dal nome Baldo, ne venne il casato Baldoni.(not.Filippo Albrici).Un ramo di questi Baldoni passò nel XIV secolo a Martinengo e di là a Chiari, dove nel 1405 Michele di Baldoni de Scalve era Podestà(storia di Chiari di Monsig.G.B.Rota).V. memoria da me pubblicata negli atti dell'Ateneo di Bergamo 1910=1911.

****

Una iscrizione si legge sul detto sacello ed è la seguente

"Eretto            MDCLIV
"Ristaurato      MDCCCXXVIII
"Rinnovato       MDCCCLXIII

Su questi dati serbati dalla tradizione,parve che qualche cosa avrebbe potuto trovarsi di scritto specialmente nei registri o carte della parrocchia di Colere, o in quella di S.Andrea,che come vuole la tradizione era presente il parroco della stessa,che era il R.D.G.Battista Cantamessi, ma ogni ricerca riusci infruttuosa.
Anzi, siccome in detto anno 1654, era parroco di Colere il diligentissimo R. sac. Don Bartolomeo Morzenti, che lasciò sui registri parrocchiali parecchie altre memorie di divozioni e voti fatti dai Parrocchiani in occasione della peste, della benedizione di altra chiesuola ecc. pare strano che non abbia lasciato memoria del prodigio che si vuole avvenuto sotto di lui alla chiesuola detta alle Fontane detta poi in progresso Madonnina.(1)
Ma aggiungerò, che da un diario di Giorgio Bendotti di Colere, posseduto dalla Sig.a Santina Bendotti, maestra del luogo, si ricava che ne 1664 fu fatto un castello di ferro del valore di £ 390 per chiudere l'oratorio,Un'Ancona del Picini che costò £ 328 che con l'indoratura si spese in tutto £ 549. Che nel 1691 fu fatto il portico avanti colla spesa di £ 329. Più altre opere, tutte alla Madonnina negli anni 1722, 1735 e 1737, costarono ben oltre un migliaio di lire.Tra queste X fatture è da notarsi una fontana ed una piazzola verso mattina, con muro verso il fiume, opera che il diario dice essere costata £ 878. Ognuno che osservi il complesso dopo la metà del 1600, e sul principio del 1700, sembra che debba considerare come uno straordinario risveglio intorno all'Oratorio delle Fontane da far presumere senz'altro che qualche prodigio abbia dovuto in esso verificarsi.
Che se i RR.di Parroci di Colere nulla han lasciato scritto, forse qualche memoria potrà trovarsi negli atti delle Visite Pastorali, che fin qui non pare siano stati investigati.
La trasformazione dell'antico oratorio fatto a cavalcavia nella forma attuale di vera chiesuola moderna, io credo possa ascriversi alla seconda metà del 1700, forse contemporaneamente alla nuova parrocchia di Colere dopo che fu spostata la strada per effetto della corrosione del suolo operata dalle piene del sottostante corso del fiume Dezzo.
Intorno al 1870 la chiesuola fu ampliata dal lato della facciata, ed in progresso, per lo zelo continuo dei RR.di Parroci di Colere che favoriscono tanto lodevolmente le offerte dei divoti, il Santuario della Madonnina andò continuamente avvantaggiandosi di un bel piazzale, di una casetta, e finalmente con l'opera decorativa testè compiuta dal pennello del Taragni e di poche dorature del Ravesi.
Possano questi pochi cenni spingere qualcuno a proseguire le ricerche sul Santuario delle Fontane, poi detto della Madonnina, allo scopo di dare ad esso una storia se non precisa e completa, ma che almeno possa aggiungere qualche cosa alla semplice ed incerta tradizione.

(1) Nel 1600 il chiesuolo od oratorio delle Fontane, a quanto si è potuto conoscere da certi avanzi di costruzione era formato da sacello chiuso a sinistra di chi sale la strada della Valle e da un consecutivo portichetto che copriva la via sostenuto a destra da pilastri di vivo. Il portico era a travatura soffittato a tavole dipinte.Questo risulta fatto in principio del 1700. Nella chiesuola lavorò da doratore nel 1705 un Giò:Visinoni da Clusone.

****

*  Al f.° 6 - Cose del libro della Madonnina alle Fontane; dal libro partite 1664-
- I ferri del restello importano come al libro A f.°2........... £ 390
- L'anconetta fatta l'anno 1702 da M.Giuseppe Picini della Nona come al sudd.to libro f.° 88 £ 328, e per indorarla,f.° 89 £ 65 e in colori e colla £ 24, in f.° 90.
- La fattura di doratura del M.° Giò: Visinoni di Clusone come al foglio 90 detto libro a.1705 speso £ 132. In tutto £ 549.

Nello stesso libro della Madonnina si ritrova ancora a foglio 98 che l'anno 1709 si fece la "sofita"  di tutta la chiesuola e costò la fatura £ 10, più per braccia 35 di assi paghera adoperate £ 35, a pitturarla parte di muri si spese £ 75:                                                           

(Si ricava che a quest'epoca la chiesuola era ancora a traverso colla facciata verso il fiume e verso la strada qui passante, gli ultimi resti di detto soffitto in legno dipinto coi relativi due pilastri di vivo che sostenevano in facciata, sono stati nel corrente 7mbre 1911 distrutti, mentre internamente dal pittore Taragni si compie la pittura di tutta la chiesa, con più o meno gustoso effetto, poichè è un gusto tanto farraginoso che stanca e fa scomparire ogni linea della chiesa. Potrebbe andare per occasione , non di permanenza).

Monumenti e cose d'arte in Valle di Scalve 1913 (Pedrini)

-Madonnina- Tela della Visitazione è copia fatta da Giò:ni Brighenti di un bel quadro di Gervaso Gatti che si trova nel Duomo di Cremona da me visitato.

www.scalve.it