Studio climatico |
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La misura delle precipitazioni
atmosferiche è data dall'altezza, normalmente espressa in millimetri, alla quale
si eleverebbe sul suolo lo strato d'acqua caduta, se questa non scorresse, non
si infiltrasse nel terreno e non evaporasse. Tale altezza si desume dal volume
d'acqua caduta su una superficie orizzontale di area nota. La precipitazione di
altezza 1 mm equivale alla precipitazione di 1 litro d'acqua sulla superficie di
1 m2. Su questo principio sono basati i pluviometri. Questi strumenti, collocati
in apposite capannine, nella forma più semplice constano di un imbuto
sovrastante un cilindro graduato nel quale si raccoglie la pioggia, e permettono
di conoscere immediatamente la quantità di pioggia caduta in un determinato
momento. Se le precipitazioni sono solide (neve, grandine), si valuta la
quantità di acqua ottenuta dalla loro. In questo modo possono essere resi
comparabili i dati sulle precipitazioni avvenute sia in forma di pioggia che di
neve. In mancanza di misure dirette, si può far corrispondere uno strato di neve
di 1 cm ad 1 mm di pioggia.
I pluviometri utilizzati sono di vari tipi:
- pluviometro comune a lettura diretta (P): le osservazioni vengono eseguite
ogni giorno alle ore 09:00 ed il risultato viene attribuito al giorno stesso
della misura;
- pluviografo o pluviometro registratore (Pr): viene riportata su un diagramma
l'altezza della pioggia caduta nelle 24 ore comprese fra le ore 09:00 del giorno
precedente e le ore 09:00 del giorno di cui si tratta.
- pluviometro totalizzatore (Pn): strumento utilizzato nelle stazioni di alta
montagna difficilmente accessibili, per cui vengono visitate a grandi intervalli
di tempo. Il pluviometro totalizzatore contiene una certa quantità di liquido
antigelo e un liquido che impedisce l'evaporazione dell'acqua depositatasi,
permettendo, in tal modo, di controllare la quantità di pioggia caduta in quella
zona.
Nel bacino idrografico dell'Oglio sono presenti varie stazioni, tra cui la più
vicina all'area in esame è quella dell'Annunciata, ma solo alcune di queste sono
dotate di pluviometro. I dati sono stati desunti dal 'Piano generale di bonifica
montana dell'Alto Bacino del Fiume Oglio' edito dalla Provincia di Brescia in
relazione alla L. 991/52.
Nella tabella 4.5 sono elencate le stazioni pluviometriche con le loro
caratteristiche peculiari; in
figura 4.1 è rappresentata la carta della
potenzialità pluviometrica del bacino del fiume Oglio per il periodo 1921-1980;
in figura 4.2 è rappresentata la carta della potenzialità pluviometrica della
zona compresa tra la Val Camonica e la Valle del Torrente Dezzo.
Di seguito vengono prese in esame le stazioni meteorologiche di Breno, Borno (S. Annunziata), Angolo Terme, Sacca d'Esine, Schilpario e Vilminore, più prossime alla zona in studio, con dati appartenenti al trentennio 1921-1950.