Studio climatico
Valle Camonica e Valle di Scalve
a cura di dr. Fausto Franzoni geologo
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Termometria

Udometria

Climatologia

 
Udometria
Breno
Borno (S. Annunziata)
Sacca d'Esine

La misura delle precipitazioni atmosferiche è data dall'altezza, normalmente espressa in millimetri, alla quale si eleverebbe sul suolo lo strato d'acqua caduta, se questa non scorresse, non si infiltrasse nel terreno e non evaporasse. Tale altezza si desume dal volume d'acqua caduta su una superficie orizzontale di area nota. La precipitazione di altezza 1 mm equivale alla precipitazione di 1 litro d'acqua sulla superficie di 1 m2. Su questo principio sono basati i pluviometri. Questi strumenti, collocati in apposite capannine, nella forma più semplice constano di un imbuto sovrastante un cilindro graduato nel quale si raccoglie la pioggia, e permettono di conoscere immediatamente la quantità di pioggia caduta in un determinato momento. Se le precipitazioni sono solide (neve, grandine), si valuta la quantità di acqua ottenuta dalla loro. In questo modo possono essere resi comparabili i dati sulle precipitazioni avvenute sia in forma di pioggia che di neve. In mancanza di misure dirette, si può far corrispondere uno strato di neve di 1 cm ad 1 mm di pioggia.
I pluviometri utilizzati sono di vari tipi:
- pluviometro comune a lettura diretta (P): le osservazioni vengono eseguite ogni giorno alle ore 09:00 ed il risultato viene attribuito al giorno stesso della misura;
- pluviografo o pluviometro registratore (Pr): viene riportata su un diagramma l'altezza della pioggia caduta nelle 24 ore comprese fra le ore 09:00 del giorno precedente e le ore 09:00 del giorno di cui si tratta.
- pluviometro totalizzatore (Pn): strumento utilizzato nelle stazioni di alta montagna difficilmente accessibili, per cui vengono visitate a grandi intervalli di tempo. Il pluviometro totalizzatore contiene una certa quantità di liquido antigelo e un liquido che impedisce l'evaporazione dell'acqua depositatasi, permettendo, in tal modo, di controllare la quantità di pioggia caduta in quella zona.
Nel bacino idrografico dell'Oglio sono presenti varie stazioni, tra cui la più vicina all'area in esame è quella dell'Annunciata, ma solo alcune di queste sono dotate di pluviometro. I dati sono stati desunti dal 'Piano generale di bonifica montana dell'Alto Bacino del Fiume Oglio' edito dalla Provincia di Brescia in relazione alla L. 991/52.
Nella tabella 4.5 sono elencate le stazioni pluviometriche con le loro caratteristiche peculiari; in figura 4.1 è rappresentata la carta della potenzialità pluviometrica del bacino del fiume Oglio per il periodo 1921-1980; in figura 4.2 è rappresentata la carta della potenzialità pluviometrica della zona compresa tra la Val Camonica e la Valle del Torrente Dezzo.

Di seguito vengono prese in esame le stazioni meteorologiche di Breno, Borno (S. Annunziata), Angolo Terme, Sacca d'Esine, Schilpario e Vilminore, più prossime alla zona in studio, con dati appartenenti al trentennio 1921-1950.

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