Curiosità meteorologiche della Valle di Scalve

UFFICIO CENTRALE DI METEOROLOGIA
Norme per gli Osservatori dei Temporali
Documento conservato da Carlo Santi nato ad Azzone il 15 marzo 1858, databile fine '800
 l'originale è stato concesso da Pierantonio Piccini

1. Una cartolina serve per un solo temporale, o per uno dei fenomeni che lo costituisco (lampi, tuoni, grandine), quando comparisca isolato.
2. Sarà indicata l'ora del principio e della fine e possibilmente la sua fase massima, regolando l'orologio con quello d'una stazione ferroviaria o telegrafica; valendosi invece del tempo locale se ne farà menzione. Sarà opportuno indicare l'aspetto del cielo prima e dopo il temporale.
3. Verrà notato da che parte sorga il temporale e da quale sparisca, se rimanga più o meno lontano, oppure se invada tutto o parte del cielo visibile. Devesi pure notare la direzione da cui soffiò il vento e la sua forza (debole, moderato, forte, fortissimo) durante le varie fasi del temporale e così la direzione delle nubi. I quattro punti a cui bisogna riferirsi si disegnano con N (tramontana), E (levante), S (mezzodì), W (ponente) e colle direzioni intermedie NE, SE, SW, NW.
4. La pioggia s'indicherà, riguardo alla forma, con minuta o grossa, fitta o rada, riguardo alla quantità con poca, ordinaria, copiosa, torrenziale, la grandine se mista a pioggia od asciutta, se minuta, grossa, grossissima.
5. I lampi s'indicheranno con deboli o intensi, radi o spessi, a zig-zag o diffusi, a globo; i tuoni: deboli, forti, radi, o frequenti, secchi, prolungati, continui.
6. Se fenomeni straordinari o danni per grandine, fulmini, ecc., avranno luogo, se ne farà speciale menzione.
7. Possedendo strumenti meteorologici, gioverà osservarli e darne i dati, con speciale riguardo alla quantità di pioggia in millimetri portata dal temporale ed al grado di temperatura osservato prima, durante e dopo di quello. Potendo, sarà utile segnare l'altezza barometrica e l'umidità prima e dopo il temporale.
8. Compilata la cartolina, si spedirà all'osservatorio meteorico del capoluogo della propria provincia.

N.B.- Quando l'Osservatore sia prossimo ad esaurire le cartoline, dovrà farne richiesta in carattere grande e distinto, sopra le cartoline stesse all'osservatorio meteorico provinciale; nel caso che alla sua domanda non venga corrisposto, potrà rivolgersi (sempre servendosi delle cartoline) all'Ufficio centrale di Roma, per evitare il grave inconveniente di dover scrivere le osservazioni di più temporali sopra una cartolina.
Sono affatto da sfuggire le registrazioni di varie meteore sopra fogli volanti. Gli Osservatori poi che sono pure direttori di osservatori meteorici, di stazioni udometriche, o termo-udometriche, sono pregati a non scrivere per disteso sopra le schede decadiche o mensili le osservazioni di temporali, ma si riserveranno a notarle sulle apposite cartoline.
Si raccomanda vivamente di non confondere le piogge coi temporali; la registrazione delle piogge sarà utile che venga fatta, ma le osservazioni relative si scrivevano nelle note di quei temporali che precedettero o seguirono i giorni nei quali si verificarono le piogge. Perché una meteora debba venir registrata in apposita cartolina deve assolutamente offrire uno o più fenomeni elettrici, quali tuoni, lampi o grandine.
Quando in un certo periodo di tempo, come ad esempio una decade, un mese ecc. non si sia verificato nessuno fenomeno temporalesco sarà utile che l'Osservatore ne faccia cenno nelle note del primo temporale che avviene.
Raccomandiamo poi agli Osservatori di non dimenticare di apporre alle ore se furono antim. o pom. E di far seguire alla data corrispondente al giorno in cui si osserva il temporale, il giorno della settimana. Ciò perché nel caso di apposizione di data erronea (come frequente succede), si possa fare la correzione relativa.
La durata di un temporale non si estende, in generale, a più di due ore: ne deriva che se un Osservatore vi assegna la durata di sei ore o più, il fenomeno, da lui indicato come unico, è invece una successione di temporali. Di qui la convenienza di separare i singoli temporali, notando le rispettive loro durate, quando queste riescano chiaramente distinte. Talvolta prima, ma più specialmente dopo il temporale, continua a piovere; in tali casi la durata del temporale sarà determinata dai limiti dei fenomeni veramente temporaleschi. E' opportuno tuttavia indicare, a parte, la durata reale della pioggia.
Sovente i signori Osservatori possono conoscere alcuni particolari riguardanti gli effetti d'un temporale o per la lettura di giornali di paesi limitrofi o per altra via; in tal caso saranno assai gradite tali notizie.
Raccomandiamo da ultimo di adoperare nella compilazione delle cartoline i termini da noi indicati, facendo attenzione di non chiamare tempesta la grandine, fulmini i lampi e temporale una burrasca di mare; errori questi che di sovente abbiamo riscontrati.
A quei Sigg. osservatori che ci avranno fornito elementi utili agli studi che si faranno, ne verrà dato in dono un sunto.

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