S. Pietro risana lo storpio

Le due tele (S. Pietro risana lo storpio e La caduta di Simon Mago) avariate e molto annerite sono poste sulle lesene, rispettivamente a sinistra e a destra dell’altare maggiore. Si conserva nell’archivio della chiesa la ricevuta relativa a questi dipinti. Mentre il Tassi ricorda solo il primo si legge in questo scritto autografo che il pittore aveva firmato l’8 ottobre 1768 un contratto per ben tre quadri "per ornamento de coro della madonna". A titolo di caparra gli venivano versate somme in cinque momenti diversi, fra il 1° novembre 1768 e il 1° novembre 1769, quando la cifra ammontava a L. 925,176. pur non conoscendo quale fosse il compenso concordato nel contratto oggi perduto, cui gli acconti fanno riferimento, si ha motivo di credere che la somma di L.925,176, poco adeguata al valore di due tele, sarebbe stata davvero irrisoria per tre. In base anche ad altri indizi (v. scheda 175) si suppone pertanto che il pittore non abbia mai eseguito il terzo quadro.

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