Transito della Vergine

Il telaio è costituito da una cornice perimetrale assemblata mediante incastri, fissati con chiodi, da una rompitratta orizzontale collocata a metà dell’altezza (larghezza cm 8; spessore cm 2). Tutti gli incastri sono fissati con chiodi.
Supporto originale. L’armatura di tipo semplice (1:1) è costituita da un filato di media grandezza (fili 8 x cmq). Il tessuto è presente in più punti anche sul verso del telaio e fissato ad esso con chiodi inseriti a distanza irregolare, alcuni dei quali ripiegati. Sono visibili inoltre piccole lacune, lacerazioni e piccoli sollevamenti.
Supporto di foderatura. L’armatura di tipo semplice (1:1) risulta più fitta e costituita da fili più sottili rispetto al tessuto originale. Il tessuto è formato da tre pezzature della larghezza di circa 65 cm erette in direzione verticale rispetto al dipinto.
In corrispondenza del margine destro è stata poi applicata una terza fascia in tessuto molto sottile (calicò) sovrammesso alla tela da rifodero per circa 10 cm per consentire il tensionamento del dipinto.
In corrispondenza del margine inferiore è stata aggiunta un a ulteriore fascia (calicò) composta da due pezzature della larghezza di 14 cm.
Sulla superficie più interna è visibile un rappezzo, dello stesso tessuto, di circa cm 20 x 10. Tutti i tessuti sovrammessi all’originale sono ben adesi fra loro e con l’originale. In corrispondenza sia del verso, che del recto è leggibile una linea che percorre l’opera centralmente in direziona verticale.
Il recto. Le dimensioni originali del dipinto sono state modificate in un precedente intervento: sono state ridimensionate di qualche centimetro su tre dei lati, tranne quello superiore. Gli strati sovrammessi al supporto sono stati ripiegati coprendo lo spessore del telaio: in corrispondenza della battuta dello spigolo sono visibili lacune, cadute e sollevamento degli strati stessi.
Il supporto non è correttamente tensionato. Su di esso si notano difetti lungo l’intero perimetro, determinati anche dall’inserimento di materiale cartaceo tra la tela ed il telaio. Nell’angolo superiore sinistro si vedono i segni di una precedente piegatura: pieghe e forature del tessuto provocate dallo spigolo del telaio.
Lungo lo spessore del telaio sono presenti residui di carta adesi mediante colla.
Il precedente intervento è stato certamente causa di degrado: una fitta crettatura ed il sollevamento degli strati materici sono stati determinati dalla notevole quantità di materiale proteico steso sul retro del dipinto, che oggi risulta irrigidito ed occulta la cromia originale.
Sono visibili inoltre diverse ridipinture realizzate a corpo e ritocchi eseguiti direttamente sul supporto.
Per una consultazione dettagliata dell’intervento vedi grafici di mappatura.

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