Sentiero CAI 430
(Rifugio Tagliaferri
- Pizzo Tornello)
Aggiornato al luglio 2000 | |
SCHEDA: | ||
Numero CAI: | 430 | |
Altre numerazioni: | ||
Nome o soprannome: | ||
Partenza: | Rifugio Tagliaferri (2320 m). | |
Arrivo: | Pizzo Tornello (2687 m). | |
Dislivello: | 367 m | |
Tempi parziali: | ||
Tempo totale: | ore 1.30 | |
Lunghezza: | ||
Periodo consigliato: | giugno - ottobre | |
Difficoltà: | E (legenda) | |
Attrezzatura: | ||
Note naturalistiche: | Ambiente d'alta montagna. | |
Note tecniche: | Problemi possono insorgere in caso di nebbia. | |
Note storiche: |
Questo percorso è stato tracciato dopo la costruzione del Rifugio Tagliaferri. |
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Bivi ed incroci: | Poco sotto la vetta incrocia il sentiero CAI 412. |
Dal Rifugio Nani Tagliaferri,
raggiungibile risalendo la Valle del Venano, si segue il
tratto di strada militare con il segnavia CAI 413 e 416 che, dirigendosi
verso nord, conduce a Schilpario o al Passo di Belviso. Superato un breve
tratto di mulattiera franata, si lascia il bivio che proseguendo in piano
conduce a Schilpario e, salendo verso destra, si segue per un pezzo il sentiero
che conduce al Passo di Belviso. Giunti al successivo bivio, in prossimità di un
tornante, si prosegue verso sinistra affrontando una lieve salita. Poco dopo si attraversa una sorgente e successivamente, con una ripida
salita, si oltrepassa un dosso, superando poi una valletta acquitrinosa continuando
in direzione S. Si scende in uno spiazzo dove si attraversa un rivolo d'acqua per poi
proseguire in salita fra balzi rocciosi. Con una leggera ascesa si supera un
tratto in cui non c'è la traccia del sentiero poichè si cammina su
rocce violacee, la cui struttura ricorda un mare mosso, e si arriva a percorrere
successivamente dei piccoli ghiaioni e spiazzi erbosi sempre con andamento diagonale
e ascensionale
(1). Costeggiando le balze rocciose costituite dallo spartiacque con
la Valle del Gleno si percorre un ghiaione privo di caratteristiche indicative
che conduce ad una costa parzialmente rocciosa. Ora si prosegue in piano superando una serie di
avvallamenti e un
evidente costolone. Nei pressi di un secondo
promontorio, caratterizzato dalla presenza di un ometto in pietra, il tracciato si congiunge
al sentiero CAI 412 che percorre la Valle del Tino.
I due percorsi unificati grazie alla facile cresta che traccia non solo
idealmente la direzione NW, portano alla vetta del Pizzo Tornello (2687 m) e alla croce ferrea
ivi collocata
(2).