Il transito di S. Giuseppe

Citata per la prima volta dal Maironi da Ponte nel 1820, quando si trovava nell’originaria collocazione sul secondo altare a destra, l’opera fu in seguito (1842) sostituita da una tela di identico soggetto del clusonese Lattanzio Querena e trasportata in sagrestia, dove tuttora si trova. Le condizioni del dipinto del Cifrondi sono assai precarie: la superficie è in più parti ossidata, già si nota qualche caduta di colore. Non abbiamo elementi esterni per una collocazione cronologica del dipinto: la chiesa rifatta a partire dal 1694, fu inaugurata nel 1702, ma questa data è troppo precoce per il Transito di S. Giuseppe.

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