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Articolo tratto da: "GIORNALE DI BERGAMO" giovedì 29 giugno
2000
Azzone - Un programma per far conoscere le bellezze della Riserva naturale
del Giovetto Una settimana tra i boschi
AZZONE - Ad Azzone cè uno delle più
grandi concentrazioni di boscaioli e pastori legati alle attività del bosco,
unattività che affonda le sue radici nelle più antiche tradizioni di tutta la Val
di Scalve. Per questo è stata organizzata una settimana di incontri e dimostrazioni
pratiche sulla vivacità dei Boschi del Giovetto nellomonima riserva naturale.
Ai visitatori sarà dato modo di conoscere da vicino le piante ma anche gli insetti e
mille altre forme di vita del bosco.
Eppure attorno al bosco ha ruotato molta parte dell'economia della Valle di Scalve ed in
particolare di Azzone, con le sue segherie che ancora oggi nella frazione
Dezzo lavorano il legname ricavato dalle pendici della montagna che dal fondovalle sale
fino al Negrino, al Costone, al Pizzo Camino. Si tratta di un patrimonio altissimo che
antiche regole risalenti fino al 1530 hanno consentito di conservare fino a quando
larea è stata dichiarata Riserva naturale regionale.
Intere generazioni di azzonesi hanno avuto sempre particolare cura dei boschi,
selezionando attentamente le fustaie da tagliare, per impedire qualsiasi eccessivo
sfruttamento, anche nei periodi più critici della vita economica della Valle.
Dopo i lavori di ricerca sulla formica rufa avviati in Italia nel 1949, si è scoperto che
questa specie di insetti offre un particolare vantaggio per il bosco. La sua presenza ha
tenuto lontane molate malattie che altrove hanno distrutto intere abetaie. Si tratta di un
lavoro di prevenzione naturale contro insetti nocivi delle conifere che qui hanno il loro
habitat naturale. "Ma il bosco - sottolinea Biagio Piccardi direttore della Riserva
naturale - non vuol dire solo formica rufa, anzi. Stiamo verificando comportamenti e
attuando interventi che portino a valorizzare tutto quanto è possibile trarre dalla
natura in un contesto di attenzione alluomo che deve vivere il - bosco". Per
questo all'interno della Riserva sono stati realizzati percorsi e perfino un anfiteatro
dove è possibile intrattenersi ad "ascoltare il silenzio" ma anche tutto quanto
ruota attorno agli alberi centenari, come la fauna, i fiori, i frutti, i funghi
quantaltro crea e produce un bosco. Nella settimana da118 al 15 luglio sarà
possibile a tutti accedere a questo paradiso. I Boschi del Giovetto sono raggiungibili
facilmente e la mulattiera che l'attraversa è pianeggiante ed agevole, e quindi
facilmente praticabile anche dalle famiglie.
Ecco nei dettagli il programma della manifestazioni. Sabato 8 luglio alle 20:
inaugurazione del Centro visitatori presso le scuole elementari di Azzone; dibattito
pubblico "Le aree protette: unopportunità per lo sviluppo".
Domenica 9 luglio alle 9: inaugurazione del percorso geologico sulla strada delle segherie
di accesso alla riserva naturale. Inizio allestimento "Puat" (carbonaia) in
località "Castelecc".
Martedì 11 luglio, 18,30, accensione carbonaia; 20,30: dispositive sulla flora della Val
di Scalve. Mercoledì 12 luglio, alle 8,30, uscita percorso botanico. Giovedì 13 luglio,
alle 9, visita guidata sulla Gestione forestale della riserva naturale. Venerdì 14 Luglio
alle 19,30, cena al sacco a "Castelec". Sabato 15 luglio alle 9 visita guidata
con pranzo al sacco nella riserva; alle 16, nellambito della rassegna
"Cè musica" concerto dellarpista irlandese specializzata in musica
celtica Grainne Hambly lungo la strada verso il passo del Giovetto. Nel corso della
giornata verrà eseguita la cavatura del carbone a legno realizzato con il "Puat Da
lunedì 10 a sabato 15 luglio, sarà possibile assistere, in località
"Caselec", a ridosso dellabitato di Azzone, a una dimostrazione delle
varie fasi di conduzione di una carbonaia.