Antonio Figura
Nativo di Costa di Lovere
Arciprete a Vilminore dal
1680 al 1706
(di Miriam Romelli)
1682 - La Corte francese si sposta a Versailles
1683 - Vienna è assediata dai turchi
1689 - Viene affidato all'Arciprete Figura il
compito di superare le difficoltà derivanti dall'esistenza, a Vilminore, di due
chiese, la Pieve e Santa Maria.
1691 - il 23 febbraio il Vescovo di Bergamo Daniele
Giustiniani decreta l'unione delle due Chiese.
1694 - Inizio della costruzione della nuova chiesa
(della nuova Pieve)
1702 - Il 31 luglio l'Arciprete Figura inizia ad
officiare nella neoedificata chiesa di Vilminore.
Nell'anno 1680, mentre l'Italia subiva le
conseguenze di una carestia che produsse drammatici effetti, soprattutto in
Sardegna, Antonio Figura, Parroco di Vilmaggiore, passa a Vilminore con il
titolo di Arciprete, lasciando la cura delle sue anime al proprio predecessore,
l'Arciprete Antonio Bendotti, che fu a Vilminore dal 1635 al 1679.
Nel 1683 l'Impero Ottomano tentò una nuova offensiva
contro l'Occidente, ma subì una sconfitta da parte degli austriaci e perse
molti dei suoi territori, conquistati nel corso del settecento proprio
dall'Impero Austriaco, che diventerà una delle maggiori potenze europee e
condizionerà, nella prima metà del secolo XIX la storia d'Italia e, dunque,
della Valle di Scalve.
La crisi dell'economia italiana, conseguente allo
spostamento delle principali rotte commerciali dal Mediterraneo all'Atlantico,
ed il declino del settore tessile, causarono l'impoverimento delle principali
città della penisola. Venezia e la Valle di Scalve che apparteneva dal 1428
alla repubblica Serenissima, non sfuggirono ai pesanti effetti di questa crisi,
come dimostra, ad esempio, il tentativo, da parte di Bergamo, di aumentare il
prezzo del sale, iniziativa che provocò gravi reazioni anche a Vilminore.
Nel frattempo i dissidi che agitavano la vita
sociale del capoluogo scalvino, causati principalmente dai disaccordi tra i
componenti la Vicinia di Vilminore, spingono l'Arciprete Figura a tentare di
dirimere tali controversie promuovendo colloqui ed incontri tra le parti
avverse. Il ruolo dell'Arciprete nel contesto di tali dissidi si spiega
considerando il fatto che la Pieve di Scalve era, al tempo, un punto di
riferimento non solo per la vita religiosa della valle, ma pure per il suo
ordinamento civile.
A tale proposito è interessante notare una nota
dello stesso Figura in una relazione inviata al Vescovo di Bergamo: "… vi
è un altro Oratorio di S. Bernardino -era nell'edificio sopra la fontana di
Vilminore- vi è una grave usanza di farsi le vicinìe (riunioni) di detta
contrada, con non grave scandalo per li chiassi che vengono fatti…" Dunque
i vicini di Vilminore si riunivano in una Chiesa, che molte volte era la stessa
Pieve, e pare litigassero con irriverente rumorosità.
I tentativi di riconcilazione promossi
dall'Arciprete Figura porteranno nel 1691 alla decisione di unificare le Chiese
della Pieve e di Santa Maria, che sorgevano entrambe a Vilminore ed erano una
delle cause di disaccordo. L'unione e lo smantellamento delle due chiese per
dare vita ad una nuova Pieve venne decretata, infine, come unica soluzione.
La costruzione della chiesa dedicata a San Pietro e
Maria Assunta iniziò nel 1694, quando L'Arciprete Figura ottenne da Gelmo
Capitanio il terreno sul quale sorgeva l'ormai distrutto palazzotto di Tommaso
Capitanio, una sorta di don Rodrigo scalvino, e l'uso di una delle sue case
nella contrada di Pont che sarà la casa canonica di Vilminore sino al 1844.
Nel 1700, il Re di Spagna Carlo II lascia in eredità
il suo trono a Filippo di Angiò, nipote del Re di Francia, Luigi XIV (il Re
Sole) che nel 1782 aveva trasferito la sua Corte a Versailles: scoppia la
guerra di successione spagnola, che terminerà solo nel 1713.
Nel frattempo fervono i lavori di costruzione della
nuova Pieve ed il 31 luglio dell'anno 1702, solo otto anni dopo l'inizio della
costruzione, l'Arciprete Figura vi inizia la celebrazione delle sacre funzioni.
Antonio Figura morì a Vilminore nell'anno 1706 e
venne presumibilmente sepolto nella "sua" Chiesa.