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ARCIPRETI A VILMINORE

Presentazione
Antonio Figura       Giovanni Maria Acerbis      Giovanni Belotti      Giovanni Giacomo Polini
Luigi Albrici     Giacomo Palamini       Stefano Grasselli      Ludovico Cacciamali     
Angelo Milesi

Zoom GIOVANNI BELOTTI
(Selva di Zandobbio 1713 - Vilminore 1791)
Arciprete a Vilminore dal 1756 al 1791

(di Miriam Romelli)

1756, inizio della "Guerra dei Sette Anni"
1776, dichiarazione d’indipendenza dell’America
1780, Rivoluzione industriale in Inghilterra
1787, promulgazione della Costituzione degli Stati Uniti d’America
1788, sentenza veneziana che assegna i beni delle Vicinìe agli antichi originari della Valle
1789, il 14 luglio scoppia la Rivoluzione Francese
1790, crollo del campanile di Vilminore

Dopo la morte dell’Arciprete Acerbis e i dieci anni di permanenza a Vilminore dell’Arciprete Zappella, giunge nel capoluogo scalvino don Giovanni Belotti, nato nel 17 13 a Selva di Zandobbio; contemporaneamente al suo ingresso a Vilminore, nel 1756, iniziò la "Guerra dei Sette Anni", combattuta tra Francia e Inghilterra che si contendevano il dominio del mondo intero. Una delle conseguenze della guerra fu la spartizione delle terre del nord oltreoceano tra Francia e Inghilterra; quest’ultima concederà la costituzione del Congresso Americano, una specie di Governo. sotto la giurisdizione della madre patria inglese. Ma nel 1776 il Congresso americano proclama la "Dichiarazione di Indipendenza": solo nel 1783, con la pace di Versailles, l’Inghilterra la riconoscerà.
Nel 1780, mentre nella nuova fabbrica del. rame del Tino, costruita negli anni 1778-1779, si cola il pregiato metallo, ha inizio in Inghilterra la Rivoluzione industriale: in seguito al1’invenzione di un gran numero di macchinari azionati. da energia meccanica, tra cui il telaio meccanico e la macchine a vapore, nacquero le prime industrie moderne collocate nelle città.
Purtroppo, nello stesso anno, una rovinosa piena del Tino distrusse completamente la fabbrica che non fu più ricostruita.
Nel frattempo, il 21 marzo 1788, il governo veneziano promulga. la sentenza che assegna ai soli antichi originari della Valle i beni appartenenti alle Vicinie - un’aggregazione delle famiglie del luogo formatasi all’inizio del millennio. La Rivoluzione Francese, che scoppia il 14 luglio dell’anno successivo con la presa della Bastiglia, sembra qui lontana anni luce e, forse, nessuno ne sente la necessità né l’eco. Fa sicuramente più "rumore", qui, il crollo del campanile che avviene nel 1790 alle ore 12,05 del 3. settembre. L’Arciprete Belotti vede andare in fumo un’opera a cui aveva dato un notevole contributo; la storia non lo dice, ma probabilmente il dispiacere per l'accadimento lo accompagnò alla morte, avvenuta ad un anno di distanza, nel gennaio del 1792. Verrà sepolto sotto il Presbiterio, accanto al suo predecessore. La lapide che ricopriva la sua tomba è ora affissa all’entrata laterale ovest della chiesa di Vilminore.