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PROFONDITA' DI CAMPO In quanto detto fino ad ora si è già
accennato al fatto che tra oggetto ed immagine esiste una stretta relazione. Per maggiore
precisione si può dire che in una lente perfetta ad ogni oggetto puntiforme (o
punto-oggetto) corrisponde una ad una sola immagine puntiforme (o punto-immagine) e
viceversa. Lo stesso discorso lo si può estendere ai piani dicendo che ad ogni
piano-oggetto corrisponde un solo piano-immagine e viceversa. LA MESSA A FUOCO E LA GRANA L'immagine sfocata di un punto è un cerchio e l'immagine si considera a fuoco quando questo cerchio è così piccolo da non essere visto dall'occhio umano o in ogni caso da non essere percepito dalla grana della pellicola usata. Secondo questo criterio il diametro del suddetto cerchio (detto CERCHIO DI CONFUSIONE) può essere tanto più grande quanto più grande è la grana della pellicola. Ne deriva che le pellicole rapide, danno loro stesse un'immagine poco definita, consentono un grado di sfocatura più grande e la messa a fuoco può essere anche abbastanza approssimata. Il fenomeno contrario lo si ha usando pellicole lente dove la grana è piccola ed il grado di sfocatura ammesso è minore e quindi si deve sempre fare una messa a fuoco della massima precisione. LA MESSA A FUOCO E L'INGRANDIMENTO Esattamente come la grana di un negativo può essere tanto più grande quanto più piccole sono le dimensioni della stampa che da esso si vuole ottenere, anche il diametro del cerchio di confusione può essere tanto più grande quanto più piccola la stampa. Per questo motivo l'unico modo per vedere se un negativo o una diapositiva sono a fuoco prima di essere ingranditi è quello di osservarli attentamente con una lente d'ingrandimento. www.scalve.it
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