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ESPOSIMETRO
1)
Cos'è l'esposimetro
1)
L'esposimetro e lo strumento che di permette di misurare l'intensità della luce
e quindi di stabilire il tempo di posa. Gli esposimetri si dividono in due
categorie che corrispondono a due metodi diversi di misurazione: a luce riflessa:
che misurano l'intensità della luce riflessa dal soggetto; e a luce incidente:
che misurano l'intensità della sorgente luminosa (sole, lampade, cielo), che
illumina il soggetto. Normalmente l'esposimetro si usa a luce riflessa; quando
si vuole effettuare la misura a luce incidente, si applica sulla cellula un diffusore
costituito da una piastrina che diffonde la luce.
2)
L'esposimetro è formato da un circuito elettrico collegato ad una cellula
sensibile alla luce. Le prime cellule degli esposimetri erano al selenio ed
erano caratterizzate da una buona risposta spettrale a luci di colore diverso,
ma non erano molto sensibili se non costruite in grandi dimensioni.
L'introduzione del sistema TTL (misurazione attraverso l'obiettivo) ha segnato
il declino di queste cellule, in quanto, data la loro grandezza non erano alloggiabili
all'interno della fotocamera. Per esigenze di compattezza si sono adottate
cellule al solfuro di cadmio (CdS) piccole compatte e molto sensibili alla luce.
A differenza delle cellule al selenio che se colpite dalla luce generano
energia elettrica, le cellule al CdS si comportano come un rubinetto che si apre
lasciando fluire l'energia elettrica di una batteria posta nella fotocamera: il
flusso è proporzionale alla quantità di luce e le colpisce. Queste cellule
però presentano un difetto, cioè la sensibilità all'abbagliamento causato da
luci troppo intense, e di conseguenza soffrono di un effetto di memoria. Altro
materiale usato sono le cellule al silicio, che sopportano qualsiasi luce
senza esserne abbagliate e quindi danno una lettura dell'intensità della luce
molto precisa. Anche queste cellule hanno però un difetto cioè un'eccessiva
sensibilità ai raggio infrarossi. 3) Nelle macchine fotografiche possiamo avere diversi modi di lettura della luce: lettura media sull'intera area inquadrata; lettura su un punto ristretto e ben definito (sistema spot); lettura diffusa su tutta l'area inquadrata ma con prevalenza al centro o nella parte bassa di essa.
4)
I dati rilevati dall'esposimetro possono essere indicati all'interno del mirino
in tre diversi modi: a galvanometro con ago indicatore, a diodi luminosi o a
cristalli liquidi. Il galvanometro presenta vantaggi di facile lettura ma è
piuttosto sensibile agli urti che lo possono danneggiare seriamente.
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